L’Alto Adige dà lezione all’Italia anche nell’auto elettrica. Campioni di civiltà ed ecologia: lo sapevamo. Ma anche ben decisi a non aspettare le mirabolanti quanto ritardatarie iniziative promesse dallo Stato centrale per superare le politiche frammentarie messe in campo finora. Certo, gli equilibri finanziari lassù sono più facili da gestire (anche grazie a qualche privilegio garantito per la verità dallo Stato centrale). Sta di fatto che gli altoatesini danno ancora una volta l’esempio. Sono sostanziosi e ben articolati incentivi economici per l’acquisto di mezzi elettrici appena varati dalla provincia di Bolzano e dedicati sia i privati che alle imprese. E non manca il doveroso contorno, ovvero una bella spinta all’istallazione di nuove colonnine di ricarica sia pubbliche che private, destinati a rendere credibile quella politica organica che a livello nazionale ancora manca. “Viaggiare smart”: si chiama così il pacchetto per la mobilità sostenibile ideato dagli assessorati provinciali all’economia, alla mobilità e all’energia e ambiente per innescare davvero una corsa al verde anche nella mobilità, che ora nella provincia conta poco più di 500 pionieri. Cittadini e imprese avranno 4.000 euro di incentivo per l’acquisto di un’auto elettrica, 2.000 euro per un’ibrida plug-in (insomma, quella che non ricarica automaticamente la batteria recuperando l’energia in frenata ma può essere stipata di elettroni anche con la presa esterna). La metà del finanziamento sarà a carico della Provincia, il resto dei rivenditori che evidentemente si sono resi disponibili. Per il potenziamento della rete pubblica di ricarica si è impegnata l’azienda energetica provinciale Alperia. Alle 35 stazioni che già funzionano se ne aggiungeranno 10 entro quest’anno e almeno altre 20 o 30 l’anno. Nel frattempo nascerà anche un sistema integrato di servizi per la gestione la manutenzione delle colonnine pubbliche. E i privati che vorranno dotarsi di un’apparecchiatura di ricarica dedicata all’interno del proprio box, del proprio condominio o nei locali dell’impresa, avranno un contributo di 1.000 euro. Alle imprese è riservato anche un incentivo del 30% del costo per l’acquisto di scooter o bici cargo (con un tetto rispettivamente di 1.000 e di 1.500 euro).