L’Energia delle chiacchiere

Potrebbe essere una buona idea, in grado di ribaltare all’istante il nostro deficit di energia, giacché non riusciamo a  sfruttare le cospicue quantità di gas e petrolio che abbiamo in Italia mentre ci dissanguiamo comprandole all’estero. E potrebbe essere una buona idea per esplorare la ricerca dei talenti, che nel passato non ci sono mancati. Con un bando di concorso: come trasformare le chiacchiere sull’energia in …energia.


Sapete che fine hanno fatto negli ultimi vent’anni i mille e mille (il numero è probabilmente sottovalutato) progetti, leggi, audizioni parlamentari, indagini conoscitive, libri bianchi, strategie nazionali, studi strategici (alcuni mica male)? L’oblio, il dimenticatoio. Si sospetta il macero. Giovani e meno giovani talenti, fatevi sotto: le decisioni operative nell’energia mancano, le chiacchiere continuano ad aumentare. Con tutta la loro potenziale ricchezza energetica.

Guardate un po’ oggi: giovedì 13 dicembre dell’anno 2012. Ecco un breve computo di ciò che aspetta il vostro volenteroso giornalista, garretti allenati al pari dell’ormai implacabile sconcerto. Sei, dico 6, convegni contemporanei sui temi dell’energia e dell’ambiente. Tutti nella stessa città: quella eterna. Molti con identici relatori, che variamente si assortiscono tra loro con il passar delle ore. Per dire quel che dicevano ieri, l’altroieri, domani, dopodomani. Cose interessanti, magari. Ma destinate ad attraversare intere platee di padiglioni auricolari. Attraversare, per poi spingersi pericolosamente nel nulla.

Nell’attesa della grande scoperta propongo intanto un giochino. Quanta energia sprigiona un relatore che si siede su una poltrona sul palco del convegno di turno? Vi do’ un aiutino, così per facilitare un po’: l’indice, con relativa formula, potrebbe essere quello dell’energia cinetica. Ovvero la massa espressa in chilogrammi (a voi se scegliere se quella relativa all’interezza del nostro relatore o al peso stimato della parte che si adagia sulla sedia) moltiplicata per la velocità espressa in metri al secondo (quella che caratterizza l’operazione di “adagiamento” dell’intera massa corporea o delle sole terga, sempre a vostra scelta). Il tutto al quadrato e poi diviso per due. Ne ricaverete un numero, espresso in joule, di tutto rispetto. E stiamo parlando solo dell’energia cinetica relativa all’ultimo atto del nostro relatore prima di prender parola. Un relatore che prima di arrivare lì si è nutrito (energia), è stato trasportato (energia), ha pensato (energia anche quella, se non altro perché nel mentre avrà ticchettato la penna).  Ragazzi, potremmo far ricca l’Italia.

 

1 comment on “L’Energia delle chiacchiere

  1. Simone V.

    Cospicue quantità di gas e petrolio che abbiamo in Italia??? Ma se non garantirebbero nemmeno per un anno il fabbisogno attuale di tutta la Nazione…

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