Dal Pc allo smartphone. Difendiamoci dal nuovo attacco dei virus

Le pene informatiche non mancano proprio mai. In principio, qualche anno fa, un messaggio apparentemente rassicurante era riservato al mondo Apple, considerato da molti ”assolutamente al riparo dai virus”. I tempi cambiano, le attenzioni dei pirati informatici allargano le loro ali malevole. E così, per quanto in molti si ostinassero a non recepire i primi altolà degli esperti, anche i pc della mela cominciarono ad essere colpiti dai virus e dalle loro nefaste conseguenze. Ora il problema, dopo aver dato nuovi segnali di propagazione a tutti i mondi informatici paralleli, comincia ad assumere proporzioni inquietanti anche nell’ormai immenso pianeta ei telefonini, o meglio dei nostri smartphone super-intelligenti che ci fanno perenne compagnia, perfino sostituendo in larga parte i nostri personal computer. Il mondo Apple continua ad auto-proteggersi un po’ di più, con le sue limitazioni all’installazione programmi di terze parti e con il suo software che tende intrinsecamente a isolare funzioni dei diversi programmi impedendo tra l’altro che funzionino in contemporanea. Ma ciò non basta. Sappiano tutti gli utenti dei pc e dei telefonini, qualunque sia sistema operativo adottato, che pericolo virus è ormai in agguato dappertutto.

L’ultimo inquietante altolà è arrivato nelle scorse ore per gli utenti degli smartphone con sistema Android. Sono state scoperte in contemporanea ben sei applicazioni che hanno una certa diffusione e che permettono automaticamente l’installazione e l’attivazione del virus “Joker”, particolarmente dannoso e invasivo. Riesce infatti ad attivare delle corsie di passaggio (backdoor) che permettono a chissà chi – avvertono gli esperti – di spiare nei nostri dati personali, magari le nostre transazioni bancarie, perfino nei codici dei nostri conti correnti. Parallelamente è capace di attivare abbonamenti a servizi non richiesti (dalle suonerie ai giochi fino a servizi informativi di contenuto generalmente inutile) che drenano soldi dal nostro abbonamento o dalle nostre ricariche a favore di qualcuno che certamente non se li merita.

Il premio di consolazione, se così si può dire, e che gli esperti lanciando l’allarme ci hanno anche detto esattamente quali sono queste applicazioni malevole dell’ultima ora, raccomandandoci di disinstallarle immediatamente. Perché se è vero che Google, che ha ideato e gestisce il magazzino ufficiale di applicazioni Android (Google Play Store), ha rimosso queste applicazioni non appena avuta notizia dell’imbarazzante infezione, è anche vero che le App malevole nel frattempo sono state installate a chissà quante persone e potremo tranquillamente ritrovarcele sul cellulare a tempo indefinito. Vale dunque la pena di controllare.

Le sei applicazioni sicuramente infette – fanno sapere i ricercatori di Pradeo, azienda che opera nelle soluzioni per la sicurezza dei dispositivi mobili – sono le seguenti: Safety AppLock, Convenient Scanner 2, Push Message – Texting&SMS, Emoji Wallpape, Separate Doc Scanner, Fingertip GameBox.

Corriamo dunque ripari, con qualche avvertenza lanciata dagli stessi esperti che hanno denunciato il fattaccio: dopo aver disinstallato accuratamente le applicazioni con la routine prevista allo scopo contenuta nel sistema operativo Android, è opportuno fare una profonda pulizia del nostro smartphone con un buon antivirus o con un programma dedicato allo scopo. E se abbiamo qualche dubbio sulla riuscita dell’operazione, o verifichiamo che nostro telefonino continua a proporci delle schermate che non ci tornano o mostra rallentamenti che non ci sappiamo spiegare, rassegniamoci: conviene ripristinare il nostro telefonino riportando le condizioni di fabbrica e reinstallando tutto con l’ausilio del backup previsto dal sistema Android sui server di Google, che avremmo provveduto nel frattempo ad attivare.

About Federico Rendina

Federico Rendina, Roma 1954, giornalista professionista dal 1982. Si occupa di tecnologie, politica economica, concorrenza e mercati liberalizzati. Ha seguito in particolare il percorso di liberalizzazione delle telecomunicazioni e dell’energia. Ha lavorato al quotidiano Il Giorno, ha guidato la redazione di Roma del settimanale Mondo Economico, è stato giornalista parlamentare e inviato speciale del Sole 24 Ore. Ha una smodata passione per il fai-da-te, le motociclette, l'aranciata, le brioche, le barche a vela, lo sport praticato (buon sciatore, pensa di cavarsela a tennis ma non è vero). E’ uno dei pochi italiani refrattari al gioco del calcio. Silvia lo ha sposato. Vive tra Roma e Milano.

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